Gruppo Amici del Volo di Trieste – la storia

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Nella foto , il primo nucleo dei soci del GAV durante un trasferimento aereo all’aeroporto di Venezia lido con gli apparecchi dell’AeroClub Giuliano , sullo sfondo il P66C I-IACJ

SENZA IERI NON ESISTE OGGI E DOMANI

Il Gruppo Amici del Volo di Trieste, di seguito GAV, nasce per volontà di alcuni piloti Triestini, allora soci dell’Aero Club Giuliano nel 1990, in particolare di Ovidio Marangoni, Maurizio Di Mauro, Sergio Vercesi, Marco Monti, Alfred Segariol, Giovanni Bordon e Claudio Bergamin. Alfred Segariol, si allontana quasi subito dal sodalizio e perde la vita in un incidente aereo il 7 settembre 2012 , ai comandi del bimotore Cessna 402B I-EJRA. Anche Marco Monti, nel frattempo avviatosi alla carriera aeronautica si allontana dal sodalizio e rimangono attivi Marangoni, Di Mauro, Vercesi, Bordon e Bergamin.

Subito dopo la costituzione, avvenuta il 16 gennaio 1990 si avvicinano numerosi piloti e anche semplici appassionati , che informati della nascita del sodalizio quasi subito si iscrivono e iniziano attivamente partecipando alle attività.

Da subito, si iniziano le pratiche per ottenere la concessione all’uso dell’Aerocampo di Prosecco come base per il club, riuscendo ad ottenere la disponibilità della pista per brevi periodi qualche fine settimana .Brevi spazi di tempo che vengono impiegati per dare visibilità al sito ed al sodalizio attraverso delle manifestazioni pubbliche denominate “AVIORADUNO TRIESTINO”.

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Nella foto atterraggio a Trieste su un tratto della grande viabilità ancora chiusa al traffico , in costruzione.

La prima volta sarebbe dovuto essere nell’estate del 1990 , ma la richiesta, all’ultimo momento, non viene accettata per un differimento dei tempi burocratici necessari. Senza scoraggiarsi si decide per un volo con atterraggio su una zona adiacente , in quel periodo accessibile , oggi parte della grande viabilità. Tre apparecchi decollano dalla base di Aiello per una sortita touch and go (tocca e va ) in territorio Triestino. Poi finalmente la prima autorizzazione è a Dicembre dello stesso anno, fa freddo e si mette anche a nevicare, ma l’entusiasmo è alle stelle e si decide per fare il primo Avioraduno, poi il tempo volge al meglio , la manifestazione è riuscitissima, a Trieste , finalmente dopo cinquant’anni un apparecchio civile torna ad utilizzare l’unico sito adatto al volo , l’Aerocampo , allora ancora militare , di Trieste. Nella giornata di venerdì si fa una prova di volo con un apparecchio ultraleggero, il Wallaby con l’equipaggio Di Mauro-Sokol parte da Aiello, a arriva a Prosecco nella tarda mattinata. Nelle giornate di sabato e domenica arrivano numerosi apparecchi da tutto il Friuli compresa la flotta dell’Aeroclub Giuliano al completo. Una grande emozione per tutti i partecipanti , consapevoli di aver contribuito a scrivere una piccola, ma importante  pagina di storia aeronautica a Trieste.

Nella foto il primo atterraggio a Prosecco con un ultraleggero da sinistra Jadran Sokol, il M.llo Cherdassi al centro, a destra Maurizio Di Mauro, sullo sfondo il Wallaby I-1068 di Di Mauro
Nella foto il primo atterraggio a Prosecco con un ultraleggero da sinistra Jadran Sokol, il M.llo Cherdassi al centro, a destra Maurizio Di Mauro, sullo sfondo il Wallaby I-1068 di Di Mauro

Si susseguono, anno dopo anno gli Avioraduni, punto di incontro , come sempre l’Aeroporto di Gorizia, da lì si parte a gruppi di non più di tre , quattro apparecchi per volta, la pista dell’Aerocampo è piccola e non si può correre il rischio di intasare l’area con conseguenti conflitti di traffico in fase di atterraggio. Ma l’organizzazione è precisa e non si verificano mai incidenti od inconvenienti.Ogni volta partecipa all’evento un numero sempre maggiore di spettatori, appassionati , la stampa dà sempre più risalto a quello che è oramai un evento istituzionalizzato. Nel 1990 partecipa all’Avioraduno, lo Zlin dell’Aeroclub di Portorose, sarà l’ultima volta con le marche YU , Yugoslavia e la stella rossa sul fianco. Di lì a poco gli eventi bellici porteranno alla scissione e anche l’Aerocampo ……

Nella foto gli apparecchi schierati all’Aeroporto di Gorizia pronti al decollo per l’Aerocampo di Prosecco.
Nella foto gli apparecchi schierati all’Aeroporto di Gorizia pronti al decollo per l’Aerocampo di Prosecco.

Paracadutisti, elicotteristi, aeromodellisti, nel 1994 il più bello ed il più completo e numeroso Avioraduno , entusiasmo, impegno e tenacia  danno i loro frutti, sembra di essere ad un passo della meta , poi la doccia fredda , la burocrazia vuole le sue vittime , e la manifestazione sembra svanire per la mancanza di una ennesima autorizzazione.Dopo un’estenuante riunione con i vertici della Prefettura, finalmente si può volare.

Nella foto paracadutisti in atterraggio a Prosecco
Nella foto paracadutisti in atterraggio a Prosecco

Quinto Avioraduno stavolta ci si mette di mezzo anche l’autorità aeronautica civile i documenti , notams, necessari alle previste incombenze restano nel cassetto , non viene emanato il bolletino di avviso, salta la manifestazione , ne consegue una lunga polemica con la direzione aeroportuale dell’epoca, ma lo scarica barile regna nonostante i timbri e le date confermino la correttezza dell’iter.

Nella foto , dentro l’Hangar al V avioraduno.

Ci si mettono anche le avverse condizioni meteo , più volte sul Carso capitano repentini cambiamenti , si decide per una festa per così dire interna, i vertici militari che ci avevano sempre aiutato, seppure  nei loro limiti, decidono che se non altro , almeno una spaghettata si debba fare, intervengono con la cucina da campo, la festa è comunque riuscita, e con l’Aviazione dell’Esercito si consolida un rapporto, Amici del Volo per sempre.

 

TUTTI A FOSSALON

Nella foto Paolo Fichera, Carlo Mezzacasa e un simpatizzante al campo di Fossalon

Scoraggiati e delusi da un continuo ritornello di docce calde e fredde sull’Aerocampo di Prosecco, si decide, bisogna avere un campo di volo, costi quello che costi, bisogna prendere una apparecchio sociale e proseguire nella consolidamento del Club. Tre Soci si impegnano particolarmente , Paolo Fichera, Carlo Mezzacasa e Gianni Dri cercano e trovano un sito adatto, è a Fossalon, c’è un terreno dal quale si ricava una pista da 400 mt, un hangar in cemento fino ad allora usato per il rimessaggio e la manutenzione di natanti, sembra un sogno, ma è vero , finalmente il GAV ha un campo e un Hangar. La zona è relativamente vicina a Trieste, l’area in generale pianeggiante ma di origine lacustre , unico fastidio le zanzare. All’imbrunire sembra possano essere avvistate anche dai radar. Comunque trascorrono tre anni e a parte qualche inconveniente con l’apparecchio sociale che nel frattempo subisce diverse peripezie tutto sembra a posto.Ma anche stavolta qualcosa va storto, il proprietario della pista decide di dismettere il terreno e 200 mt vanno venduti ad una nuova proprietà, che il giorno dopo sposta i cinesini e ara il terreno. Fossalon è finito. Di Mauro si trasferisce a Treviso per lavoro e Marangoni , anche lui decide che è tempo di cambiare, si è ad un passo dallo scioglimento del Gruppo, ma Giorgio Zuccato si offre per mantenere in vita il sodalizio, l’assemblea lo nomina presidente e con il nuovo direttivo si transitano alcuni anni di relativa incertezza, se non quella di Zuccato che ostinatamente prosegue con il Club.

Nella foto da sinistra Paolo Fichera, Carlo Mezzacasa Giorgio Zuccato Gianni Dri (dietro) Michele Pillitteri e Giulio Santi  a Fraforeano
Nella foto da sinistra Paolo Fichera, Carlo Mezzacasa Giorgio Zuccato Gianni Dri (dietro) Michele Pillitteri e Giulio Santi a Fraforeano

 

Nel 2002 però nuovi avvenimenti appaiono all’orizzonte, lo stato e la difesa decidono, repentinamente di dismettere tutte le infrastrutture militari inutilizzate , l’Aerocampo è una di queste. Trasferito alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e assegnato nelle disponibilità della Protezione Civile Regionale. Con l’intervento dell’Assessore dott. Paolo Ciani , l’allora Presidente Giorgio Zuccato riesce ad ottenere la prima concessione per l’utilizzo della pista di volo e di un hangar.

 

In tempi rapidissimi Giorgio Zuccato lascia al Dott. Michele  Pillitteri la presidenza pro tempore che subito dopo  indice l’assemblea dei soci, che elegge Maurizio Di Mauro , nel frattempo rientrato da Treviso, Presidente del Gruppo che procede con l’insediamento e  inizio dell’attività di volo e di Protezione Civile.

Nella foto a destra la cerimonia di  consegna  del Campo di Prosecco alla presenza della Sig.ra  Luisa Polli  Segretaria  dell’Assessore alla Protezione Civile e il Presidente Giorgio Zuccato.
Nella foto a destra la cerimonia di consegna del Campo di Prosecco alla presenza della Sig.ra Luisa Polli Segretaria dell’Assessore alla Protezione Civile e il Presidente Giorgio Zuccato.

 TUTTI A PROSECCO